Cargnocculari
Cargnocculàri», da «cargnoccule» (rane) sono ingiuriati gli abitanti di Melissano, intendendo con ciò definirli gente abituata a vivere nelle paludi, come le rane.
La ragione del nomignolo (conosciuto in tutti i territori dove c’è abbondanza d’acqua) va ritrovata nella caratteristica topologia del territorio dove sorge Melissano, anche se poi i vicini hanno aggiunto il resto, come al solito.
Le origini del paese sono relativamente recenti; ancora agli inizi dell’800 il casale contava poco più di 500 abitanti, quasi tutti contadini e discendenti dei coloni che in tempi non lontani erano venuti qui per coltivare i fertili terreni.
Costoro non avendo alcuna idea di urbanistica, per costruire le proprie abitazioni scelsero una piccola altura pochi metri sopra il livello della pianura. In questo modo pensarono di premunirsi da eventuali allagamenti, ma non considerarono l’inconveniente che l’acqua piovana, dopo aver dilavato il paese, avrebbe formato poi uno stagno ai piedi dell’abitato. E questo sistematicamente accadeva. A chi veniva da Casarano, comune a cui la frazione apparteneva, Melissano si presentava perciò come un grappolo di case che galleggiavano nel mezzo di uno stagno, e volendo coniare un epiteto beffardo fu facile accostare l’idea della palude al rospo, e cos’i gli abitanti divennero «cargnocculàri».
Se poi nella buona stagione le acque dello stagno si perdevano nelle cavità delle vore, il soprannome andava bene lo stesso per via del significato dispregiativo che si dava (e si dà) al gracidare del povero animale.
E chiaro comunque che l’epiteto non è solo di origine topologica. ma trova una parte dei suoi presupposti anche nello stato di dipendenza amministrativa di Melissano da Casarano: la richiesta di autonomia da parte dei Melissanesi non era certamente gradita dai Casaranesi che la bollavano come un gracidare invano.
Quando nel 1921 l’autonomia fu raggiunta, e le sorti dei due paesi furono definitivamente divise, il soprannome perdette il suo significato ingiurioso, anche perchè lo stato dei luoghi era fortemente mutato. La formazione della palude ai piedi del paese fu infatti scongiurata dalle opere di bonifica, e l’abitato cominciò ad estendersi in direzione
contraria rispetto al nucleo originario. Da quel momento «li cargnocculi» di Melissano non gracidarono più sulle rive dello stagno.
Alcuni soprannomi Individuali
Camaciu (fannullone), Capileca (capolega), Capuanu (del Capo dl Leuca), Capustieddhu (proveniente dal Capo di Leuca), Ccantatu (incantato), Coppulone (da un noto brigante), Cornu (suonatore di corno nella banda), Curcimanneddha (ballerina), Mancia Piseddhi (mangia piselli), Massaru (massaro), Micacai (me la feci addosso), Mucculone. (dal moccolo sempre al naso; stupido), Murettilla (dongiovanni), Picciuttara (donna di AIezio), Pelitecane (peli di cane), Scupastrate (netturbino), Settebicchieri (sette bicchieri; beone), Spartapache (dava il salario al contadini), Sparticentesimi (dividi centesimi), Stuffùsu (noioso), Tarluciaru (addetto all’orologio pubblico o orologiaio), Trapula (imbroglio).