Affonda barca da pesca: uno nuota fino alla riva, altri due dispersi
[Fonte:lecceprima.it]
Ore drammatiche a Pescoluse, marina di Salve. Si ricercano da questa notte il padre del giovane salvatosi e un altro uomo, tutti gallipolini. I soccorsi avvisati attorno alle 3.
Affonda barca da pesca: uno nuota fino alla riva, altri due dispersi
PESCOLUSE – Cosimo si è salvato a nuoto. Quando la barca s’è rovesciata nel buio, fra le onde di un mare in tempesta, ha iniziato a combattere contro le correnti e il freddo con tutte le sue forze. E una bracciata dietro l’altra, ha raggiunto la riva. Era stremato, ma vivo. E ancora disperato. Dietro di lui, al largo, la sagoma di una barca semiaffondata, l’Aurora, e due dispersi: il padre, Fabrizio e un loro amico, Damiano. Saranno ricercati per tutta la notte.
Sono ore drammatiche per due famiglie gallipoline. La battuta di pesca si è trasformata all’improvviso in un incubo quando, poco prima delle 3 di notte, l’imbarcazione con cui erano usciti, raggiungendo le marine di Salve, fra Pescoluse e Posto Vecchio, ha iniziato a imbarcare acqua. Fino a rovesciarsi quando era a circa 2 miglia dalla costa. Il mare era in tempesta e il bollettino diramato nel tardo pomeriggio dalla protezione civile non era certo di quelli ottimali: allerta gialla per vento proprio sul Salento.
Cosimo Piro, 33 anni, conosciuto nella cerchia di amici come Mino, il più giovane del gruppo, è stato ritrovato bagnato fradicio e tremante sulla litoranea, mentre chiedeva aiuto. Fra i primi a fermarsi è stato un vigilante de La Folgore, in quel momento di pattugliamento notturno. Alla guardia giurata il giovane ha raccontato cosa fosse accaduto. E sono stati subito richiesti soccorsi.
La centrale operativa dell’istituto di vigilanza ha contattato il 118. In breve sono stati informati anche carabinieri e guardia costiera. E sono iniziate le prime ricerche. Praticamente subito, quando ancora l’alba era ancora lontana.
In zona sono arrivate due ambulanze e un’automedica. Cosimo Piro è stato trasportato immediatamente all’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase. A parte dolorosi crampi muscolari, non ha riportato serie conseguenze. In tarda mattinata è stato dimesso. Ma drammatico è stato il suo racconto. Ha spiegato con un filo di voce di aver visto dietro di sé il padre, Fabrizio Piro, 53enne e il loro amico, Damiano Tricarico, 43enne, scomparire fra le onde, mentre cercavano a loro volta di portarsi verso la riva a bracciate.Continua a leggere…