Anche se la stagione estiva non ce la siamo ancora lasciata definitivamente alle spalle, nei primi di settembre, soprattutto all’imbrunire, ci sarà facile coprirci “un po’ di più” per immergerci nella leggera brezza che percuote questo magnifico Salento. Ma l’estate non è ancora finita, quindi SalentoVirtuale.com vi propone un itinerario che comprende una località balneare come Porto Cesareo fino ad arrivare a paesi dell’entroterra talentino per raggiungere la “zona Nord” del territorio leccese. Andiamo con ordine: cosa dire dei lidi di Porto Cesareo? In questo periodo, lontani dalla “folla” di turisti che li infestano, dobbiamo ammettere che forse sono ancora più invitanti. Quelle onde fresche e pulite sapranno catturare i nostri pensieri e sommergerli di meraviglia come piccoli scogli naufraghi in mezzo al mare. Però, al centro dell’abitato, non possiamo fare a meno di ammirare la Torre di Carlo V, un’imponente costruzione che risale al XVI secolo… Da Porto Cesareo raggiungiamo adesso Nardò, per un’occhiata veloce al Castello, alla Fontana del Toro, alla Chiesa di S. Domenico fino al Tempietto Osanna, molto caratteristico per il suo richiamo ad un’antica liturgia orientale. Da Nardò a Copertino per scoprire insieme la “stalletta”, situata nel Santuario di S. Giuseppe da Copertino, in cui si dice sia venuto alla luce, appunto, il “Santo dei voli”. Non senza prima aver ammirato il Castello di questa fiorente cittadina, ci spostiamo a Leverano, per farci soggiogare dalla maestosità della Torre Quadrata fatta erigere tra il 1220 ed il 1230 da Federico II e che rese Leveranno la “cerniera” difensiva dell’antico Salento. Ed ora prendiamo la strada che porta a Veglie; dopo un salto nella Chiesa Madre per ammirarne l’egregio portale rinascimentale a colonne sormontato da una lunetta in altorilievo, degna di una nostra “visita” sarebbe anche la Cripta della Favana, situata nel camposanto, presso l’omonimo ex convento dei Francescani. È interamente scavata nel tufo e vi si accede attraverso una scale. Al suo interno, pregevoli affreschi tre-quattrocenteschi tra i quali spicca una “Trinità”… Siamo ancora nella prima decade di settembre, quindi spostiamoci a Guagnano dove si svolge una “gustosa” Sagra del maiale: almeno rendiamo felici anche le nostre papille gustative… E, per ultimo, raggiungiamo Squinzano per ammirarne la Chiesa Parrocchiale di S. Nicola, della prima metà del XVII secolo con l’annesso Campanile eretto nel 1663. Ma anche la Chiesa del Calvario non passa inosservata: essa racchiude infatti molti elementi architettonici e decorativi in stile rinascimentale… Insomma, ancora una volta il Salento dimostra di essere una méta irrinunciabile per tutte le stagioni e sa “irretire” nella sua cultura millenaria ogni turista bramoso di conoscere sempre più a fondo le meraviglie che si nascondono in questi incantevoli territori.
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