Presicce (Le). Riesame AIA impianto Ecolio2. Casili (M5S): “Tenere alta l’attenzione sulle criticità dell’impianto”
“È necessario tenere alta l’attenzione sull’impianto Ecolio 2, soprattutto in questa fase in cui è in corso presso la Provincia di Lecce il procedimento di rinnovo con valenza di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’impianto situato nel Comune di Presicce”. È quanto afferma il Consigliere regionale Cristian Casili in merito alla complessa vicenda dell’impianto Ecolio 2 che risulta tra i principali responsabili delle emissioni odorigene che da tempo interessano gli abitati di Presicce, Salve e Acquarica del Capo.
L’attività dell’impianto risulta attualmente sospesa, sono ferme sia la linea di trattamento termico che quella di trattamenti biologico. Il 23 marzo 2019 il gestore ha presentato al Servizio Ambiente della provincia di Lecce istanza di riesame con valenza di rinnovo dell’A.I.A., attualmente è in corso la Conferenza di servizi. Lo stop all’impianto che tratta rifiuti liquidi speciali pericolosi e non pericolosi è stato deciso in seguito all’ispezione ambientale straordinaria effettuate dall’Arpa dal cui rapporto conclusivo di febbraio 2019 sono emerse diverse criticità legate al mancato rispetto di alcune prescrizioni dell’AIA e del piano di monitoraggio e controllo.
“La questione, sulla quale avevo presentato un’interrogazione regionale un anno fa, è tutt’altro che risolta, è importante trovare una soluzione – continua Casili – in grado di assicurare la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini, soprattutto in considerazione della richiesta di ampliamento delle categorie di rifiuti da lavorare nell’impianto, con particolare riferimento all’introduzione nell’elenco dei rifiuti liquidi ammessi al trattamento nella sezione termica del codice CER 161001* ‘soluzioni acquose di scarto contenenti sostanze pericolose’ identificato merceologicamente come ‘acqua di drenaggio eni’, in un impianto nato per la lavorazione delle acque vegetali provenienti dai frantoi. È necessario quindi che tutti gli enti coinvolti nella Conferenza di servizi approfondiscano la gestione della linea di trattamento termica e i relativi impatti e verifichino l’elenco dei codici CER dei rifiuti liquidi in ingresso valutando attentamente gli impatti ambientali e sanitari dell’attività dell’impianto. Alla luce delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini di miasmi che interessano da tempo il territorio di Presicce e dei comuni limitrofi, principalmente riferibili all’impianto Ecolio2, – conclude Casili – è fondamentale mettere in campo controlli severi, periodici e costanti non solo delle emissioni atmosferiche ma anche del suolo e della falda. I cittadini meritano risposte certe e tutele adeguate.”