Il Salento degli incarichi pesa 13 milioni, Ateneo e Asl ai primi posti
Il Salento degli incarichi pesa 13 milioni, Ateneo e Asl ai primi posti
Numeri da capogiro, quelli delle consulenze, pubblicati dal ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione. Il Salento ha speso più di 13 milioni.
Più di 80 milioni, hanno speso nel 2014 le pubbliche amministrazioni pugliesi (dentro c’è di tutto: Asl, Università, Comuni, Enti) per affidare incarichi di consulenza che allo stato attuale risultano liquidati per 48.463.584 euro. Una montagna di denaro che si amplifica a dismisura su base nazionale dove le consulenze hanno sforato i due miliardi (2.323.291.519 per 346.474 incarichi che segnano un incremento del 15,66% di professionisti chiamati ad hoc). Nel Salento la partita vale 13.083.495 euro a fronte di 2.720 incarichi (contro i 10.049 dell’intera regione); seguono Taranto con 791 incarichi, con una spesa di 4.663.835, e Brindisi con 721 consulenze per le quali deve spendere 4.627.763 in totale.
Le informazioni relative agli incarichi conferiti ai dipendenti pubblici e ai consulenti esterni vengono trasmesse, per legge, dalle pubbliche amministrazioni nella sezione del ministero “Anagrafe delle prestazioni” che è una vera e propria banca dati delle pa. La bulimia da consulenza colpisce in primis l’Università del Salento 3.109.606 (tantissimi i quattrini spesi per le docenze), segue la Asl di Lecce con 1.301.518 (di cui 760.919,8 per consulenze legali) e i Comuni che insieme arrivano a sfiorare i sei milioni di euro: 5.935.759 euro, per l’esattezza.
La parte del leone la fanno le consulenze legali che per la Asl incidono per oltre il 60 per cento, ma sono una voce importante anche nei bilanci dei Comuni. Quasi “francescani” Iacp (5mila euro) e Ordine dei farmacisti (7.905,28 euro), poi le cifre salgono.
La Provincia di Lecce, sempre per il 2014, ha totalizzato 798.755,7 euro per consulenze anche se in questa somma ci sono i 464.346 euro che sono serviti a coprire, sempre per il 2014, i costi per l’Orchestra “Tito Schipa”. Dai cantanti alle figure di supporto: sarta, assistente di palcoscenico, ballerina, scenografo, e l’elenco potrebbe…(continua)